Eroi dell'amore by Massimo Fusillo;

Eroi dell'amore by Massimo Fusillo;

autore:Massimo, Fusillo; [Fusillo, Massimo ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Critica letteraria, Musica e spettacolo, Intersezioni
ISBN: 9788815367488
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2021-08-15T00:00:00+00:00


2. Strategie del desiderio: «Le relazioni pericolose»

Pochi anni prima del Don Giovanni di Mozart, in Francia viene pubblicato uno dei testi più famosi della cultura libertina, Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos (Les Liaisons dangereuses, 1782). Prodotto quasi unico di un militare che di lì a poco sarebbe stato protagonista della Rivoluzione francese, questo romanzo epistolare è un capolavoro assoluto di ambiguità, in cui il tema letterario e filosofico della menzogna, a cui Mario Lavagetto ha dedicato un saggio famoso, trova uno dei suoi momenti culminanti. Per Laclos tutta la vita sociale, sentimentale e sessuale è infatti una complessa performance: un ruolo da costruire per gradi, attraverso strategie retoriche assai sofisticate.

La seduzione è la principale di queste strategie: un processo tendenzialmente infinito, che deve fronteggiare una serie di ostacoli e avversari. Anche qui abbiamo al centro una coppia, ma lontanissima dalle coppie di innamorati che abbiamo incontrato nel primo capitolo: la marchesa di Merteuil e il visconte di Valmont sono infatti due ex amanti diventati complici delle loro avventure sessuali clandestine. Valmont concepisce la seduzione della castissima presidentessa Tourvel come una sfida impossibile, come una vera e propria impresa eroica; mentre Merteuil lo spinge a sedurre la giovane Volanges, promessa sposa di un uomo di cui vuole vendicarsi. Conquista e vendetta sono tipici temi epici e tragici, che configurano i due libertini come eroi negativi, che suscitano un’empatia più o meno latente; la loro solidarietà intesse tutto il racconto, finché gelosie e rivalse non li faranno precipitare verso un finale tragico di cui parleremo fra poco.

La seduzione è dunque qui una performance complessa, molto più che nel Don Giovanni, il che dà al romanzo un forte carattere metaletterario: i due protagonisti sono allo stesso tempo autori, attori e spettatori, soprattutto Mme de Merteuil, definita da Giovanni Macchia come la prima incarnazione femminile del mito di Don Giovanni. Ci troviamo di fronte a una spettacolare sovversione dei ruoli di genere: collezionista compulsiva di avventure sessuali (ancora oggi tratto tipicamente maschile nella cultura dominante), la marchesa è la vera protagonista, la figura dominante che mostra un controllo mentale assoluto, una superiorità intellettuale anche sullo stesso Valmont. Fondamentale per il rilievo e l’empatia data a questo personaggio è la lettera (n. 81) in cui racconta tutta la propria vita, con una lunga analessi, quasi un romanzo nel romanzo. Merteuil ha saputo rovesciare una condizione che la destinava al silenzio e all’inazione: con un lungo apprendistato attraverso i meccanismi del vivere sociale, e nutrendosi di molte letture di romanzi, ha appreso la dissimulazione, la fisiognomica, e altre virtù squisitamente politiche, sapendo «unire la fantasia di uno scrittore con l’abilità di un attore» (una frase che condensa mirabilmente l’idea della seduzione come performance intellettuale). Solo così è riuscita a creare una ferrea immagine rispettabile di sé, che la protegge in tutti i suoi intrighi, e a vendicare il proprio sesso dominando del tutto gli uomini, e differenziandosi nettamente dalle donne sensibili e sentimentali del proprio tempo.

Proprio perché è un romanzo epistolare, che sfrutta tutte



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